22/03/2019

Bassi fondali: grandi rischi!

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Quando si naviga con bassi fondali o si incontra una secca, sono davvero sempre guai grossi: c’è ovviamente il rischio di toccare, con i piedi del motore, con la chiglia o, se andiamo a vela, con la deriva, fissa o mobile che sia ma, se anche siamo usciti indenni dall’aver causato danni diretti alla nostra imbarcazione, siamo sicuri che tutto sia finito così, senza che insorgano problemi?

Il transito in una zona di bassi fondali potrebbe aver causato l'aspirazione di fango o sabbia e il danno, anche se non causerà subito l'arresto dei motori, potrebbe coglierci impreparati in seguito, quando meno ce lo aspettiamo.

Allo stesso modo, alcune volte, in particolare quando i fiumi o i laghi sono in secca, il diportista pensa di “salvare la propria imbarcazione” mettendo in moto il motore e spostandola verso zone più profonde e tranquille … tutto bene? No, assolutamente! Perché a volte basta la sola messa in moto del motore per “agitare le acque poco profonde” e in questo modo si solleva fanghiglia del fondo e queste possono finire proprio nei filtri del o dei motori.

Nella foto si può osservare quanto accaduto proprio in una circostanza simile, per avere il diportista messo in moto il motore in situazione di pescaggio critiche per la poca acqua del fondale limaccioso.

Nel caso non si vada subito a ripulire i filtri e a controllare scrupolosamente le condizioni del motore, ben presto ci troveremmo alle prese con un motore in avaria e seri danni strutturali del motore, dei condotti e delle giranti da riparare.

Il consiglio allora non sarà certo di lasciare che la nostra barca finisca in secca, ma semplicemente di portare al largo l’imbarcazione senza metterla in moto fino a che il fondale non presenti una profondità rassicurante e solo allora effettuare la messa in moto del motore.